Si comincia a parlare sempre più spesso del trattamento con cellule staminali per rinforzare il cuore che abbia perso troppo tessuto contrattile e per rivascolarizzare il miocardio ischemico.
Sono in corso studi, che richiedono peraltro ancora tempi lunghi e già da un paio d'anni sono in corso esperimenti sull'uomo.I più recenti, riportati dalla stampa medica, sono stati eseguiti a Rostock, in Germania, dal cardiochirurgo Christof Stamm su sei pazienti con infarto recente e ad Hong Kong al Queen Mary Hospital su otto malati con angina stabile.
I primi sei malati, a distanza di mesi, stavano bene. Nei secondi, dopo tre mesi, l'angina appariva molto migliorata. Ad Hong Kong la somministrazione di cellule staminali non è stata fatta in concomitanza con un intervento chirurgico e le microiniezioni sono state eseguite per via percutanea.
Ma per capire se davvero le cellule staminali sono efficaci, bisognerà elaborare protocolli precisi per la loro selezione e per la verifica del loro comportamento.Insomma occorre ancora tempo ed i cardiopatici debbono attendere. Le illusioni e le speranze possono far male proprio al cuore...
Raffaele Bernardini