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Diabete e dolori muscolari: effetti indesiderati dell’assunzione di statine?

18 luglio 2014 • curarsi, prevenzione, ricerca 7935
Cosa può dire la scienza sugli effetti secondari del più famoso farmaco per la prevenzione delle malattie cardiovascolari

È  stato pubblicato dal British Medical Journal un recentissimo studio condotto dalla Johns Hopkins Cicarrone Center, con l’obiettivo di fare luce sugli effetti non-cardiovascolari prodotti dall'assunzione di statine. Lo studio, in particolare, ha analizzato i dati per capire le correlazioni tra l’uso di statine e l’incremento del rischio di contrarre malattie muscolari, il diabete, le malattie del fegato e dei reni. L’analisi ha dimostrato che l’uso di statine non incrementa in modo significativo il rischio di contrarre malattie muscolari se non assunte in alte dosi, oggi sconsigliate, ovvero insieme ad altri farmaci che interagiscono con le statine, ad esempio i fibrati. Le statine, inoltre, aumenterebbero il rischio di contrarre diabete ma tale rischio è largamente confinato a pazienti che già presentino una predisposizione alla malattia. D’altra parte è risultato che le statine riducono il rischio di contrarre patologie renali dovute all'utilizzo del mezzo di contrasto, utilizzato in molte procedure diagnostiche ed interventistiche, nonché le malattie del pancreas. Ad oggi, invece, non si dispone di  sufficienti studi per comprendere se esistano significative correlazioni tra l’uso di statine e malattie quali la broncopneumopatia cronico ostruttiva, la disfunzione erettile, la cataratta e le patologie delle funzioni cognitive.

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