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Ipertensione: gli effetti dell’approccio chirurgico all’ipertensione resistente

16 maggio 2014 • senza categoria, curarsi 4820
La denervazione (simpaticectomia renale) riduce l’ipertrofia del ventricolo sinistro e migliora la funzione diastolica

L’ipertensione arteriosa rappresenta il principale problema di salute pubblica, tanto che l’I.S.S. nel 2013 ha dichiarato che oltre il 31% della popolazione italiana ne è affetta. Nel mondo il problema riguarda più di un miliardo di persone. La possibilità di trattare questa patologia sia farmacologicamente sia correggendo le abitudini alimentari, ha determinato negli ultimi decenni notevole riduzione degli eventi cardiovascolari.

La denervazione delle arterie renali per la cura dei pazienti affetti da ipertensione resistente, ossia i pazienti i cui valori si mantengono sopra 140/90 nonostante il trattamento con tre farmaci compreso un diuretico, ha dimostrato negli anni degli ottimi risultati sulla riduzione della pressione. Uno studio pubblicato sul Giornale dell’American College of Cardiology dimostra le significative riduzioni dell’ipertrofia ventricolare sinistra ed il miglioramento della funzione diastolica.

Fonte: Journal of the American College of Cardiology

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